Cura e manuntenzione

Prendersi cura dei propri prodotti per il riposo è fondamentale per preservarne la qualità, la durata e le prestazioni nel tempo. Che si tratti di un materasso, un cuscino, una rete o un divano, ogni elemento ha bisogno di piccole attenzioni quotidiane o periodiche per garantire il massimo comfort e igiene.

In questa sezione troverai una raccolta di consigli pratici e risposte alle domande più frequenti sulla manutenzione e la pulizia dei nostri prodotti.

Materassi

Qual è la procedura per una corretta manutenzione del materasso?

Far arieggiare la camera aprendo le finestre e tirando indietro lenzuola e coperte ogni giorno. Almeno una volta al mese esporre il materasso direttamente all'aria, se è di lattice evitare però di metterlo al sole. Inoltre, passare la bocchetta apposita dell'aspirapolvere, a bassa potenza. 1-2 volte all'anno sfilare il rivestimento, seguendo le istruzioni. Non usare il pulitore a vapore: l'umidità penetrando, favorisce il proliferare degli acari e della formazione delle muffe. Per smacchiarlo usare solo prodotti a secco, o chiedere informazioni al rivenditore. Non deve essere arrotolato e neppure piegato: si rischierebbe di danneggiare gli strati interni. Per assestare il materasso nuovo: nei primi tre mesi, ogni due settimane girarlo testa-piedi e capovolgerlo sopra-sotto; in seguito, sarà sufficiente farlo una volta al mese.

Come si lava la fodera di un materaso?

In questo caso è sempre importante leggere l’etichetta che ogni prodotto deve avere e nella quale sono riportati i simboli corrispondenti al tipo di trattamento idoneo a quello specifico tessuto in modo da non rovinarlo con un lavaggio sbagliato. Queste etichette sono state rese obbligatorie dalla legge nr. 126/91, entrata in vigore nel maggio 1997, che impone ai produttori di riportare le indicazioni relative "alle istruzioni, alle eventuali precauzioni ed alla descrizione d'uso ove utili ai fini di fruizione o sicurezza del prodotto". Il sistema di etichettatura è costituito da segni grafici che indicano, per ogni prodotto, le prescrizioni per le operazioni di lavaggio ad umido (manuale o per macchina), candeggio, lavaggio a secco, stiratura ed altri trattamenti. Questi marchi sono riconosciuti e protetti in tutti i paesi firmatari del trattato di Madrid.

Come smacchiare un materasso?

È utile ricordare che una macchia appena fatta è più semplice da eliminare perché non è ancora penetrata nella fibra mentre una macchia vecchia è già penetrata nel tessuto e, quindi probabilmente, ha avuto il tempo di danneggiare irrimediabilmente la fibra o il colore. Ogni tessuto reagisce diversamente ai solventi, sia a quelli sintetici che a quelli naturali. Per cui, prima di rovinarlo definitivamente, è meglio sfregare un po’ dello smacchiatore scelto in una zona nascosta, ad esempio in una cucitura interna o nella parte interna dell’orlo. Sui tessuti delicati, colorati o tessuti pelosi è consigliato utilizzare un panno pulito imbevuto dello smacchiatore appropriato e tamponare la macchia delicatamente e senza sfregare. Sui tessuti resistenti è consigliabile eliminare le macchie sfregando delicatamente con un panno pulito ed imbevuto nello smacchiatore appropriato oppure sfregando tessuto su tessuto (ripiegando la stoffa da smacchiare e sfregandola tra le mani).Si otterranno risultati migliori e si eviteranno fastidiosissimi pallini smacchiando la lana con un panno di lana, la seta con un panno di seta, e così via. Quando si smacchia un tessuto, la zona macchiata va poggiata sopra un materiale assorbente come dell’ovatta, dei tovaglioli assorbenti da cucina non colorati, una garza di cotone o un fazzoletto così che la macchia si trasferisca dal tessuto al materiale assorbente. Si eviterà la formazione degli aloni usando poco solvente e sfregando delicatamente col panno finché il tessuto non è completamente asciutto.

Come togliere le macchie di sangue dal materasso?

Le macchie di sangue possono essere tra le più difficili da rimuovere, ma seguendo alcune semplici precauzioni è possibile eliminarle quasi immediatamente e senza problemi. Di seguito viene illustrato il modo migliore per trattare questo tipo di macchia a seconda del tessuto. COTONE: Immergere la zona in acqua fredda e poi in una miscela di acqua (5 cucchiai), acqua ossigenata (1 cucchiaio) e ammoniaca (1/2 cucchiaino). LANA: Immergere la zona in acqua fredda e poi in una miscela di acqua (5 cucchiai), acqua ossigenata (1 cucchiaio) e ammoniaca (1/2 cucchiaino). SETA: Immergere la zona in acqua fredda e poi in una miscela di acqua (7 cucchiai), acqua ossigenata (1 cucchiaio) e ammoniaca (1/2 cucchiaino). SINTETICI: Immergere la zona in acqua fredda e poi in una miscela di acqua (6 cucchiai), acqua ossigenata (1 cucchiaio) e ammoniaca (1/2 cucchiaino).

Come disinfettare/igienizzare un materasso?

Areare bene il materasso ad ogni cambio delle lenzuola. Evitare di bagnare il materasso. Ruotare il materasso in senso verticale (sotto-sopra) almeno ad ogni cambio di stagione e in senso orizzontale (testa-piedi) una volta ogni 3 mesi circa. Per una pulizia e igienizzazione più profonda sarà invece sufficiente procedere al lavaggio della fodera esterna del materasso seguendo le istruzioni riportate nella targhetta dove troverete indicato il tipo di trattamento idoneo a quello specifico tessuto. Per questo motivo la Materassi.com consiglia di acquistare sempre materassi sfoderabili e lavabili comodamente in lavatrice a 60°C, temperatura sufficientemente alta per permettere la disinfezione del prodotto da batteri e sporco.

È vero che il materasso in lattice necessita di una manutenzione particolare?

Abbinare sempre i materassi in lattice ad una rete ortopedica a doghe in legno. Areare la stanza in cui è situato il materasso almeno 5/10 minuti al giorno. Soprattutto nei i primi 4/5 mesi di utilizzo del materasso, è consigliabile ruotarlo testa/piedi con frequenza ( ogni 2/3 settimane). In questo modo si favorisce il posizionamento uniforme delle fibre elastiche del materasso, garantendo un supporto omogeneo e duraturo nel tempo.

I materassi fanno la muffa?

Non sono i materassi a creare la muffa. Questa, così come i funghi, è causata dall’umidità. L’umidità è già presente nell’aria, soprattutto nelle nottate poco ventilate. Ma cos’è l’umidità e perché è "nemica" dei materassi? Per umidità si intende la quantità di acqua o vapore acqueo che si trova nell’atmosfera, in una sostanza o in un corpo. Quando questa umidità diventa eccessiva può intaccare qualsiasi cosa, a partire dalle pareti della nostra casa fino anche il nostro materasso. Al contrario di quanto si possa pensare, questo avviene soprattutto nella stagione invernale quando si forma la condensa per la differenza di temperatura tra l’ambiente esterno e quello interno. Va anche aggiunto che il nostro corpo sudando, secerne un liquido composto in maggior parte d’acqua, che viene assorbito da lenzuola, coperte, cuscini e materassi. Per proteggere i nostri materassi da questa umidità “corporea”, abbiamo creato una fascia perimetrale 3D nel rivestimento di ogni nostro materasso, che lo rende ultra-traspirante e fresco. Questo permette una maggior aerazione e quindi evita la formazione di muffe. 

Quando va cambiato il materasso?

Per verificare lo stato di usura del nostro materasso, facciamo attenzione al verificarsi delle seguenti condizioni: la presenza al risveglio di dolori dorsali; la formazione sulla superficie del materasso di dossi e cavità; la sensazione di affondamento; l’assenza di resistenza ad una pressione esercitata con il palmo della mano; la permanenza della forma relativa alla pressione esercitata; infine, l’usura della stoffa di superficie. Per questioni igienico-sanitarie, consigliamo di sostituire il materasso ogni 10 anni circa.

Divani e poltrone

Come posso lavare il mio divano con rivestimento in microfibra?

La microfibra è una fibra tessile sintetica estremamente resistente e impermeabile, e per questo adattabile a diversi utilizzi. Per questo motivo, è sempre più richiesto come tessuto di rivestimento per divani. Questa scelta vuol dire anche praticità: i divani sono utilizzati molto spesso, e il rischio di sporcarli è frequente! Per pulire correttamente il divano con rivestimento in microfibra, è sufficiente bagnare un panno in pelle scamosciata con acqua e aceto, che toglierà in modo efficace macchie e polvere, ravvivando i colori del tessuto. Se il divano è sfoderabile è possibile procedere con un lavaggio delicato a basse temperature in lavatrice. Si consiglia, comunque, di seguire le istruzioni riportate sull’etichetta di ogni tessuto.

Reti

Dopo quanto tempo occorre sostituire la rete?

Il piano di appoggio è estremamente importante ai fini di un buon riposo. Considerando che il materasso segue l'andamento del piano di appoggio, è fondamentale che quest'ultimo risulti conforme, altrimenti non è in grado di esercitare la sua funzione di sostegno. Nel momento in cui le doghe risultano appiattite, sotto il peso, si incurvano in maniera scorretta verso il basso, compromettendo il buon funzionamento della rete e del materasso. Pertanto, consigliamo di controllare il piano di appoggio per verificare la sua integrità e conformità.

Cuscini e accessori

Ogni quanto tempo va sostituito il cuscino?

Non esiste una vera e propria durata di tempo entro cui sostituire un cuscino su cui dormiamo. Di media è bene cambiarlo ogni circa 3-4 anni. Questo tempo varia soprattutto dall’uso che ne facciamo (i bambini e i ragazzi lo utilizzano maggiormente), e da come dormiamo.

I cuscini possono essere lavati?

L’unico guanciale che può essere lavato è il “guanciale memory lavabile” e il “guanciale in fibra anallergica”. Sconsigliamo il lavaggio dei guanciali in lattice, in memory o in materiali naturali perché potrebbero rovinarsi.

Consigli per la manutenzione del piumino

Per mantenere efficiente e far durare più a lungo il proprio piumone è bene metterlo all’aria regolarmente, senza esporlo direttamente alla luce, evitare di utilizzare battipanni e aspirapolvere ma piuttosto spazzolarlo, specie in prossimità delle trapuntature, dove si accumula più polvere. Per quanto riguarda il lavaggio consigliamo di effettuarlo ogni 2-3 anni, a seconda dell’uso che se ne fa. Se lavato in casa, necessita di un ampio spazio areato visto che ci vogliono diversi giorni perché si asciughi completamente, durante i quali va continuamente smosso e sprimacciato. Evitare la lavanderia a secco, specie se non si conoscono i solventi utilizzati. Ogni stagione è bene riporlo nel sacco copri piumone, meglio se di cotone. Non utilizzate buste di plastica per la conservazione sottovuoto perché non consento il passaggio dell’aria.

Hai ancora dubbi?

Per ulteriori informazioni, contatta il nostro Servizio Clienti all'indirizzo info@materassi.com